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sabato 14 settembre 2013

(In) dipendenza tecnologica. Il mio punto di vista.

Ho deciso che google plus è il mio socialnetwork. Ho scoperto  il profilo di +Rita Monna, splendido. Ho visto l'ultimo video che ha pubblicato. E' questo:


Ho trascorso l'intero mese d'agosto, in ferie, tenendo il mio smartphone spento. Ho usato il mio vecchio, vecchissimo Nokia con i numeri sui tasti di plastica cancellati, altrimenti spento, soltanto quando mi serviva. Non ho fatto foto
e di conseguenza non ho pubblicato immagini sui miei profili social, anche loro abbandonati. Ho fatto a meno di quello che ormai è diventata una dipendenza per molti di noi. Un mese soltanto ed ero disintossicato. Stavo bene, non mi mancava nulla, ho fatto delle vacanze splendide condividendo attimi, giornate ed esperienze semplicemente con chi le viveva con me e raccontandole agli amici con cui non ho potuto trascorrere le mie ferie. Stavo meglio. Mi sono goduto tutto più a fondo. Al rientro alla vita normale oltre all'ansia del rientro avevo anche l'ansia di riaccendere i telefoni. Avrei pagato per non farlo, però sono venuti fuori tutti i motivi per cui dovevo farlo e tutte le esigenze che il mondo moderno, il mercato ed il progresso ci ha imposto. Ho accusato un forte senso di debolezza psicologica. Sono ritornato sui socialnetwork, sono tornato a tenere i miei due telefoni accesi, sono tornato ad essere connesso tutto il giorno. Ho un motivo in più per rimpiangere le mie ferie e mi sono reso conto di essere una vittima, e che solo apparentemente ho la possibilità di scegliere. Questo accade tutti i giorni a tutti noi.








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