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mercoledì 25 giugno 2014

Olio extravergine, vergine e contraffazione. Ecco cos'è il tappo antirabbocco. Risolverà il problema?

Il tappo antirabbocco e l'inserimento della parolina magica "miscela". Questa la strada che il legislatore italiano sta percorrendo per garantire qualità e chiarezza ai consumatori italiani. 
La lotta alla contraffazione dell'olio extravergine di oliva, ma anche di quello vergine, si sa, è sempre un tema caldo e che ritorna costantemente nello scenario che riguarda produzione, imbottigliamento e commercializzazione dell'olio d'oliva. La notizia che rimbalza in questi giorni su decine e decine di giornali è ormai nota: la camera ha approvato un emendamento che modifica la Legge 9/2013 anche detta Legge Salva Olio. Ora la palla passa a Senato. Come al solito non mi addentro nei dettagli codicistici, che se volete potete approfondire in questo interessante articolo di Teatro Naturale, in cui potrete leggere anche il coro di soddisfazione di diversi nomi di spicco che rappresentano la "politica dell'agricoltura". Al questo link la legge 9/2013 integrale.

 Il succo è il seguente:



giovedì 5 dicembre 2013

Olio extravergine di oliva: contraffazione, sequestri e frodi. Italia a tavola 2013.

E' stato pubblicato il "X rapporto sulla sicurezza alimentare" di Legambiente e  Movimento per la difesa del cittadino. Da questo Rapporto ho estrapolato i principali interventi effettuati nel campo della contraffazione dell'olio extravergine di oliva nel 2012 e nel primo semestre del 2013. In ogni caso potete visionare al seguente link il "X rapporto sulla sicurezza alimentare" completo.
Prima di toccare l'argomento olio vi do anche un dato generico che riguarda l'attività operativa di sicurezza alimentare nel 2012 e che ho trovato abbastanza curioso. 

  • Sono stati controllati 36.540 campioni
  • Di questi campioni sono risultati non conformi 12.957
  • Sono state segnalate 12.561 persone 
  • Sono state arrestate 12 persone 
Fra l'altro, di queste dodici persone alcuni sono medici veterinari arrestati per aver certificato falsamente l’esecuzione della profilassi contro la tubercolosi bovina, altri titolari di allevamenti perseguiti per la coltivazione di sostanze stupefacenti, ed un ristoratore è stato tratto in arresto per sfruttamento della prostituzione. Buffo no?

Ora passando all'argomento principale del post, cioè la contraffazione nel campo dell'olio extravergine di oliva il rapporto a cui facciamo riferimento sottolinea i seguenti interventi:


martedì 3 dicembre 2013

"Il Salvagente" sulla contraffazione di olio d'oliva. Un paio di domande all'autrice.

Direte voi, ancora a parlare di contraffazione dell'olio extravergine d'oliva? Si, assolutamente si. Stavolta lo spunto viene offerto da Il salvagente, quotidiano on line e settimanale in edicola dedicato ai consumatori che con il suo approfondimento dal titolone in copertina "Truffa in Italy, l'olio extravergine a prova di imbroglio" (il pdf si può acquiestare anche online) dichiara che 177 mila tonnellate di olio d'oliva consumato in Italia nel 2012 in realtà non erano olio d'oliva.
Considerando l'importanza dell'argomento con questo post vorrei mettere un paio di "puntini sulle i" e chiedere informazioni più precise all'autrice riguardanti alcuni dati presi in considerazione. Sottolineo che nutro massimo rispetto per questa testata e che la ritengo seria ed affidabile.


giovedì 28 novembre 2013

Bollino rosso: olio extravergine italiano,contraffazione e confusione . Perchè Il Regno Unito declassa il nostro olio.

La notizia è vecchia: la Food Standards Agency, un dipartimento governativo non ministeriale del Regno Unito, ha etichettato con un bollino rosso il nostro olio extravergine d'oliva.  Questa "etichettatura" (è un eufemismo chiamare così un semplice bollino che non comunica davvero nulla) si basa sulle caratteristiche dei prodotti in relazione


venerdì 15 novembre 2013

Toscana, contraffazione ed olio d'oliva. L'extravergine che lievita.


Se parliamo di contraffazione d'olio d'oliva, non possiamo evitare di parlare di Toscana. C'è poco da fare, come avevamo accennato alla fine di questo articolo, la produzione d'olio d'oliva in Toscana incide soltanto per il 4% sulla produzione nazionale. Verrebbe da chiedersi...così poco?
Si, così poco.
La Toscana in tutto il mondo è riconosciuta come la regina delle regioni d'Italia per cultura, benessere e qualità della vita. Di conseguenza anche le produzioni agroalimentari, compreso l'olio extravergine d'oliva, sono richiestissime in tutto il mondo e si esportano con una facilità impressionante. Quindi quello che è successo negli anni è molto semplice:


mercoledì 6 novembre 2013

Tracciabilità agroalimentare certificata. La soluzione esiste e si chiama Sigillo Informatico.

Immersi e spesso sommersi nel mare della contraffazione e dell'italian sounding la produzione dell'eccellenza del Made in italy ha bisogno di nuove soluzioni per assicurare la tracciabilità agroalimentare delle produzioni e per rassicurare il cliente comunicando al meglio e con metodi innovativi le caratteristiche di produzione dei prodotti stessi. 
Tema in voga in questo periodo a causa del problema, sempre attuale,


mercoledì 30 ottobre 2013

Gli ulivi del Salento sono in pericolo. La produzione dell'olio d'oliva e la sua qualità no.

Oltre ai problemi di contraffazione dell’olio esclusivamente creati da noi beceri umani, anche la natura mette i bastoni fra le ruote ad una delle produzioni d’eccellenza del made in Italy.
"Xylella fastidiosa". Così si chiama il batterio killer che sta mettendo in serio pericolo la vita di numerosissime piante d’olivo nel Salento.